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 n° 15
gennaio 2011

 prima pagina n 15

 editoriale

 politica del fare ed agire politico

 segnali di
accelerazione

 patrie senza stato e meta-stato

 Micco Spadaro, cronista di “grazie”

 “la peste”
racconta la peste

  

  

  

  

  

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 editoriale

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“La cultura non si mangia…però fa crescere”. Ci piace introdurre il numero 15 di Arteria, il primo on-line, con le parole di Nino D’Angelo che nella sua semplicità si prende lo sfizio di dare lezioni non solo ad una classe politica ma all’intero pensiero dominante di questi anni a cavallo del secolo.

Un pensiero che vuol far sembrare la cultura come un lusso che non ci possiamo più permettere sotto i colpi della crisi, che fa passare il messaggio che le università, e l’istruzione in generale, servono solo come supporto alle attività imprenditoriali, “appaltando” ai privati la ricerca indirizzata solo in senso favorevole ai loro profitti, un pensiero che considera la cultura inutile in un mondo attratto solo dalle stupidaggini che diffonde la televisione o dall’ultimo modello di telefonino.

Ma forse non è più così. La lotta degli studenti che, a partire dalla decisa contestazione dei progetti di ristrutturazione governativi dell’istruzione, vogliono rimettere in discussione una società in cui per loro non c’è futuro, la generale indignazione seguita ai crolli di Pompei, punta di iceberg più appariscente di un generale degrado del nostro patrimonio artistico, la lotta delle popolazioni contro l’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo, a partire dal nostro martoriato territorio sono segnali che sta emergendo una nuova consapevolezza.

La rivista arteria vuole continuare a dare il suo piccolo contributo a questo risveglio delle coscienze.
Lo facciamo a modo nostro cercando nella storia gli strumenti utili per leggere il presente attraverso le parole di Hannah Arendt o di Nicola Chiaromonte, riproponendo le esperienze di un centro sociale dell’hinterland napoletano negli anni ’80, riscoprendo attraverso le opere d’arte del nostro territorio i suoi periodi bui e le sue rinascite.

Arteria dopo un periodo di pausa ritorna pubblicata solo on-line. Se da un lato si perde il piacere del contatto con il foglio di carta sotto le dita dall’altro si risolvono i problemi economici di una piccola voce e si aprono le possibilità di diffusione e di contatto che la rete offre. Vorremmo così che la nostra redazione, più di prima, sia aperta a quanti desiderano arricchire questo nostro percorso di ricerca. Cambia il contenitore, resta la voglia di comunicare con quanti cercano di capire il presente per immaginare un altro futuro.

 la redazione

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